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Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “ECCO-ITALY: Education of Children of Chinese Origin in Italy”

(coordinatore nazionale: Tommaso Pellin, Università di Bologna)

 

Il progetto ECCO-Italy ha l'obiettivo di indagare i modelli di socializzazione linguistica nelle ultime generazioni di giovani di origine cinese. L’attenzione si concentrerà sui pattern emersi nelle scuole complementari cinesi in Italia.

I membri delle quattro unità di ricerca (Bergamo, Bologna, Firenze, Siena) condurranno esplorazioni etnografiche, coinvolgendo bambini di origine cinese nelle loro scuole cinesi e nelle scuole obbligatorie, insieme a insegnanti, dirigenti, famiglie e adulti delle comunità cinesi.

 

Partners del progetto dell'Università degli studi di Bergamo: Federica Burini, Martina Caschera (coordinatrice dell'unità locale), Andrea Del Bono, Alessandra Ghisalberti (collaboratrice al progetto), Maria Gottardo, Marta Pantalone

 

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Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “SEW Line - Socio-Ecological Way for a holistic mobility infrastructure planning in periurban and rural landscape"

(coordinatore nazionale: Catherine Dezio, Università di Padova)

 

La rete lineare delle infrastrutture di trasporto (strade e ferrovie) è uno dei settori che più sollecita i sistemi socio-ecologici delle aree periurbane e rurali. Ad oggi, l’approccio progettuale non ha tenuto conto degli impatti sugli ecosistemi e sugli abitanti. L’obiettivo principale della ricerca è l’avanzamento della conoscenza nei processi di pianificazione delle infrastrutture per la mobilità nei paesaggi periurbani e rurali, evitando la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici e affrontando gli aspetti di equità sociale e giustizia spaziale.

In particolare la ricerca SEW Line ha i seguenti scopi:

  1. la costruzione di un modello olistico, replicabile e transcalare per la pianificazione e l’adeguamento delle infrastrutture della mobilità volto a tutelare e migliorare la qualità ambientale, il benessere sociale e l’integrità culturale nei territori periurbani e rurali;
  2. il rafforzamento delle competenze e delle capacità scientifiche, amministrative e operative per lavorare su scale diverse, compresi i bisogni della natura e degli attori vulnerabili;
  3. l'incremento della divulgazione scientifica e operativa sul tema dell'integrazione degli obiettivi naturalistici negli investimenti in infrastrutture.

 

Partners del progetto dell'Università degli studi di Bergamo: Fulvio Adobati, Renato Ferlinghetti, Alessandra Ghisalberti, Mario Paris (coordinatrice dell'unità locale), Edmondo Pietrangeli, Monica Resmini

 

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PROGETTI IN CORSO

Il progetto, innescato da un’iniziativa dell’Associazione Scalve Mountain, intende offrire un supporto scientifico e tecnico agli attori istituzionali, associativi ed economici, così come agli abitanti della Val di Scalve, per avviare un processo di sviluppo territoriale anche in prospettiva turistica in ottica sostenibile.

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Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le potenzialità del territorio di Pisogne in termini di risorse naturalistiche e culturali, così come architettoniche e urbanistiche, alla luce della prospettiva degli abitanti e delle loro competenze stratificate in una serie di saperi e valori territoriali su cui fondare una co-progettazione reticolare. Tale approccio consente di prospettare una valorizzazione progressiva ma integrata delle risorse del territorio, a partire dalla scala locale, per poi identificare una reticolarità con le valli e i territori limitrofi al fine di prospettare una connettività multiscalare.

Si veda la pagina dedicata.

L’Università degli Studi di Bergamo è stata coinvolta nel processo di revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Gandino per svolgere una ricerca socio-territoriale avente una duplice finalità: raccogliere dati sugli immaginari e le percezioni degli abitanti circa il futuro del paese, ponendo particolare attenzione alle valenze turistiche del territorio, e di pari passo sensibilizzare la popolazione circa le risorse e il patrimonio territoriale locale.

  • Committente: Comune di Gandino
  • Coordinamento scientifico: Federica Burini, Lorenzo Migliorati
  • Dottorandi e giovani ricercatori implicati nel progetto: Marta Rodeschini, Gianluca Lanfranchi, Mikel Magoni, Gregorio Pezzoli
  • Consulenza al mapping interattivo WebGIS: Filippo Gagliano

 

Nell'ambito del progetto, inoltre, sono stati organizzati alcuni Living Lab, una serie di incontri pubblici nati con lo scopo di promuovere momenti di sensibilizzazione e di dibattito circa le specificità e le risorse del territorio e le principali sfide con cui si deve oggi interfacciare.
Scarica il programma del Living Lab

PROGETTI DI RICERCA REALIZZATI

Il progetto intende fornire un supporto scientifico al GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto per avviare uno studio degli aspetti socio-territoriali dell’area di interesse e l’attivazione di un percorso di coinvolgimento dei diversi stakeholders dell’area, per la stesura del nuovo Piano di Sviluppo Locale (PSL) 2023-2027 (Operazione 19.1.01. Sostegno per la preparazione dei Piani di Sviluppo Locale di Regione Lombardia).

Si tratta di supportare una fase strategica per il GAL nell’avvio di un nuovo processo di governance che, dai sette comuni attualmente coinvolti (Almè, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Villa d'Almè), possa allargarsi ad altri undici comuni (Albano Sant’Alessandro, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Alzano Lombardo, Barzana, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Nembro, Palazzago, Scanzorosciate, Villa di Serio) per definire una nuova strategia di sviluppo territoriale strategico e integrato, all’insegna della sostenibilità, condiviso dalle parti interessate.

Più precisamente, il progetto prevede due ambiti di sviluppo:

  1. Studio socio-territoriale della nuova area di interesse sovracomunale
  2. Co-progettazione per la redazione del nuovo PSL al fine di identificare i bisogni futuri e le strategie da seguire.

Entrambi gli ambiti saranno articolati in fasi di lavoro modulari

 

Referenti scientifiche: Proff. Federica Burini e Alessandra Ghisalberti

Il progetto Sportumanza nasce da un’idea progettuale di un gruppo di studenti dell’Università degli studi di Bergamo. La prima edizione di Sportumanza è stata organizzata nel 2023 tra l’alta Valle Seriana e l’Alto Lago d’Iseo, attraverso eventi sportivi, enogastronomici e di approfondimento culturale, in diversi comuni con una priorità di attività in Alta Valle Seriana nei comuni di Castione della Presolana e di Clusone.

L’evento, che si è svolto tra l’1 e il 4 giugno 2023, è stato promosso da Fassi Gru (Giovanni Fassi), l’Università degli studi di BergamoConfindustria Bergamo, con il supporto alla promozione dell’evento da parte di Confindustria Servizi e l’organizzazione degli eventi sportivi da parte del CUS di Bergamo. Hanno aderito al progetto e fanno parte dello staff di progetto alcuni manager di celebri imprese bergamasche: Acerbis (Franco Acerbis), Scorpion Bay (Lucio Mistri), Scame Parre (Tino Piccinali), Persico Group (Pierino e Claudia Persico), Radici group e Irta spa (Cristina Radici), Lovato electric (Massimo Cacciavillani). Inoltre, fanno parte dello staff come manager di progetto i referenti di Awe Sport (Beniamino Savio e Giulia Marangi) e Federico Grazioli (per l’Università degli studi di Bergamo). Referenti dei seminari culturali legati al progetto sono Federica Burini, Lorenzo Migliorati e Sara Belotti.

Sportumanza è stato inserito all’interno del palinsesto dell’evento nazionale “Bergamo Brescia – Capitale Italiana della Cultura 2023”.

 

Si veda la pagina dedicata

Il progetto e le attività proposte nell'ambito dell'evento sono consultabili sul sito web dedicato: https://www.sportumanza.it/

In vista dell’evento Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è stato sviluppato un itinerario esperienziale tra Bergamo e Brescia - che è stato successivamente denominato Orobie Slow Experience. Vivere le Terre Alte - in grado di legare i due territori passando per le Terre Alte, accompagnando il visitatore tra le eccellenze delle valli orobiche fino al Lago d'Iseo.

Si tratta di un percorso pensato per scoprire alcuni tesori nascosti, poterne apprezzare i saperi tradizionali legati all’uso delle risorse mediante l’incontro con gli attori del territorio impegnati nella tutela e valorizzazione dei paesaggi, delle risorse e dei prodotti locali attraverso forme di imprenditoria innovativa e sviluppando un modello di turismo sostenibile virtuoso.
L'iniziativa è frutto di un progetto dell'Università degli Studi di Bergamo, che ha messo in atto un processo di Tripla Elica allargata, coinvolgendo anche enti pubblici e privati, associazioni e imprese del territorio.

Gli itinerari e le attività esperienziali sono consultabili sul sito web dedicato: https://orobieslow.visitbergamo.net/

 

Referente scientifica: Prof. Federica Burini

Il progetto di ricerca legato al turismo sostenibile nelle Terre Alte del Lago d'Iseo (Terre Alte del Sebino) si articola in tre fasi ed è stato realizzato con il supporto scientifico della professoressa Federica Burini dell'Università degli Studi di Bergamo, di alcuni studenti del corso di laurea magistrale in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici e con la collaborazione di tecnici ed esperti locali.

La prima fase del progetto, intitolata Bossico: dal paesaggio morenico al panorama lacuale per un turismo s-Low, è stata realizzata nel periodo 2016/2017 e l'oggetto di studio è stato il territorio di Bossico e la popolazione. Durante la ricerca sono stati indagati i saperi e le tradizioni insieme alle attività produttive e alle specificità del territorio.
La seconda fase è stata realizzata attraverso il progetto Dal paesaggio morenico al paesaggio lacuale delle terre alte del Sebino settentrionale: patrimonio immateriale, saperi e sapori per un turismo slow cofinanziato da Regione Lombardia nell'ambito del bando Invito alla presentazione di progetti di salvaguardia e valorizzazione del Patrimonio Culturale Immateriale e della lingua lombarda - Anno 2019. Il progetto si è ampliato e ha visto il coinvolgimento dei Comuni limitrofi delle Terre Alte del Sebino Settentrionale.
La terza fase è iniziata a settembre 2020 attraverso l'attuazione del progetto Nuove economie di comunità - proposte di turismo sostenibile delle Terre Alte del Sebino settentrionale, cofinanziato dalla Fondazione Istituti Educativi Bergamaschi e dai Comuni.

I risultati del lavoro svolto sono stati riportati nei rapporti di ricerca e sono consultabili sul sito web dedicato: https://www.terrealtedelsebino.it/

 

Referente scientifica: Prof. Federica Burini

La ricerca Aggiornamento della cartellonistica turistica per una Bergamo accogliente e inclusiva è il risultato di un intenso lavoro di co-progettazione che ha coinvolto diverse figure delle istituzioni promotrici dell'iniziativa.

Il progetto si colloca nell’ambito delle progettualità realizzate in vista dell’evento nazionale Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, per progettare un sistema di cartellonistica in linea con i valori culturali prodotti dagli abitanti del territorio e rivolta ai viaggiatori per facilitare la fruizione dello spazio urbano e delle risorse presenti. 

L'obiettivo della ricerca è stato quello di ripensare la segnaletica turistica di Bergamo, comprese le risorse, i servizi e le porte della città, in chiave inclusiva, ideando una metodologia di ricerca che porti alla comprensione della segnaletica esistente e alla sua valorizzazione attraverso l'uso di tecnologie digitali georeferenziate.

Accanto ai docenti del comitato scientifico dell'Università di Bergamo e ai rappresentanti di VisitBergamo, ATB e Comune di Bergamo, sono state coinvolte figure di giovani ricercatori e studenti dell'Università di Bergamo, oltre a un informatico professionista. In particolare, gli studenti hanno collaborato attivamente alla raccolta dati e alla mappatura dei segnali turistici e hanno partecipato al video di storytelling del progetto.

 

Referente scientifica: Prof. Federica Burini

L’obiettivo del progetto Città Alta Plurale. Processo partecipativo per la revisione del Piano Particolareggiato di Città Alta e Borgo Canale (PPRCA), realizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo, è quello di creare una base partecipativa per la stesura delle linee guida per un nuovo Piano Particolareggiato per Città Alta mediante una ricerca e la realizzazione di un processo partecipativo, anche attraverso la realizzazione di un video-clip illustrativo, che permetta il coinvolgimento degli abitanti nelle scelte di pianificazione urbana.

Il progetto ha previsto la costruzione di strumenti di mapping per la visualizzazione di Big Geo Data relativi alla mobilità urbana degli abitanti sulla base dei dati rilevati dagli hotspot wi-fi cittadini.

I risultati del lavoro svolto sono stati riportati nel rapporto di ricerca e sono consultabili sul sito web dedicato: https://cittaaltaplurale.unibg.it/

  • Valorizzazione degli esiti del progetto Excellence Initiatives “Urban Nexus” realizzato in partenariato con l’EPFL (Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne), Laboratoire Chôros di Losanna e l’Anglia Ruskin University di Cambridge, mediante il consolidamento delle relazioni nazionali e internazionali scaturite dagli eventi divulgativi e promozionali del progetto (ciclo di seminari interni e Convegni negli anni 2016-2019; Giornate della Geografia 2019 e relative escursioni).

 

  • Continuazione del progetto “Centralità dei territori”: si intende continuare la collaborazione in essere nell’ambito del network universitario (Anglia Ruskin University diCambridge, l’Universidad de Cantabria di Santander, l’Universitat de Girona, la Haute Ecole Provinciale de Hainaut-Condorcet di Charleroi, la Fachhochschule Lubeck-University of Applied Sciences, l’Université Technique de Compiègne) e di quello delle municipalità coinvolte (Bergamo, Beauvais, Cambridge, Charleroi, Girona, Lubecca, Santander). Più nello specifico nel 2020 si prevede un volet specifico inerente la valorizzazione dei siti estrattivi attivi e dismessi presenti nei territori del network.

 

  • Promozione, aggiornamento e capitalizzazione dei risultati delle ricerche inerenti la rigenerazione urbana mediante il progetto RIFO e del Progetto Masterplan dell’area ex-Gres.