Università di Bergamo e Comune di Treviglio: una nuova sinergia per il futuro del territorio
L'Università degli studi di Bergamo con l’Amministrazione comunale di Treviglio, danno il via all’importante accordo per la creazione del Polo territoriale Pianura del Centro studi sul territorio “Lelio Pagani”, a Treviglio, nel cuore della media pianura lombarda.
Nella Giornata nazionale delle Università, il 20 marzo, l’auditorium della Bcc Treviglio ha ospitato la presentazione dell’accordo di collaborazione siglato dall’Amministrazione Comunale di Treviglio e dall’Università degli studi di Bergamo per la creazione di una sede del Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” denominata Polo Territoriale Pianura. Presenti il Sindaco di Treviglio Juri Imeri, il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri, il Presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, il Presidente della BCC Treviglio Giovanni Grazioli, il rappresentante di Confindustria Bergamo Olivo Foglieni, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi.
Con l’attivazione del Polo Territoriale Pianura prendono il via i tavoli territoriali, che vedono già la condivisione di Provincia di Bergamo, Bcc Treviglio e Confindustria Bergamo.
Temi condivisi per un futuro sostenibile
Il Polo di ricerca si concentra su temi chiave, come la pianificazione territoriale, l’urbanistica, l’organizzazione della filiera logistica, in particolare per le piccole e medie imprese, e la mobilità sostenibile. Grazie al coordinamento di UniBg, queste tematiche diventeranno strumenti per amministratori e imprenditori, al fine di pianificare e sviluppare azioni concrete che promuovano il benessere e la crescita socio-economica delle comunità della pianura lombarda.
Dichiarazioni istituzionali
Il Rettore dell'Università degli studi di Bergamo, prof. Sergio Cavalieri, ha spiegato: “Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per valorizzare il lavoro di squadra tra l’Università degli studi di Bergamo, il Comune di Treviglio e la Provincia di Bergamo. Il Polo Territoriale Pianura sarà un centro di ricerca e innovazione dedicato a temi cruciali come la logistica e la mobilità, con una visione che abbraccia tutto l’asse territoriale.”
Il Sindaco Imeri: “Il progetto nasce a Treviglio, ma è chiaramente e volutamente destinato ad ampliarsi nei partner e nei confini. Quello della pianura è un territorio che vuole cogliere occasioni, affrontare le criticità e creare opportunità, compiendo un salto di qualità che passa dalla convinzione che siano il gioco di squadra, la ricerca scientifica, l’aumento delle competenze e il riconoscimento reciproco delle potenzialità a poterci guidare nelle scelte migliori.”
Il Presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, ha sottolineato: “La presentazione di un nuovo Polo di ricerca per la nostra Pianura è la prova che la provincia di Bergamo sa fare rete per conoscere e gestire i fenomeni che la interessano con una particolare attenzione alle peculiarità dei nostri territori.”
I partner del progetto
Tra i partner del progetto, la Bcc Treviglio che per voce del presidente Giovanni Grazioli ha ribadito “il pieno sostegno logistico, economico e propositivo a un progetto lungimirante che può solo portare benefici al territorio.”
Pieno sostegno anche da parte di Confindustria Bergamo, con il rappresentante della Pianura Olivo Foglieni: “Da sempre le imprese ricercano confronti e coinvolgimenti con le istituzioni e gli stakeholder del territorio. Confindustria Bergamo fornirà il suo impegno e contributo affinché tale progettualità riguardante la Pianura Bergamasca possa esprimere non solo la visione, ma anche il pragmatismo esecutivo alla luce della notevole potenzialità di questo territorio.”
L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi ha aggiunto: “Raccogliere dati scientifici è fondamentale per instradare le scelte delle amministrazioni, che si potranno basare su dati oggettivi. Treviglio si è ritagliato uno spazio non solo all’interno della pianura, ma di un territorio lombardo che va oltre i confini provinciali.”
I Tavoli Territoriali
L’incontro ha poi visto la presentazione dei Tavoli Territoriali che saranno attivati per affrontare le sfide del territorio della media pianura lombarda. I tavoli, promossi dal professor Fulvio Adobati, saranno tre:
- Il governo del territorio
- Il sistema della logistica
- Mobilità e mobilità leggera
Amministratori, imprenditori, dirigenti e docenti del mondo della scuola e della formazione, associazioni di categoria e istituzioni potranno aderire per portare il proprio contributo. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito istituzionale del Comune di Treviglio.
La creazione del Polo Territoriale Pianura rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la collaborazione tra il mondo accademico, le amministrazioni locali e le imprese, in una visione comune di sviluppo e innovazione per il futuro del nostro territorio.
I CONTENUTI DEI TAVOLI TEMATICI
- Pianificazione territoriale e urbanistica
Gli approfondimenti disciplinari analizzano sotto il profilo territoriale-urbanistico l'ecosistema locale innervato dall’autostrada A35 Brebemi, nei suoi impatti economici e sociali sulla trama geo-storica, sulla piattaforma agro-produttiva e sui sistemi insediativi consolidati lungo il corridoio che l’A35 descrive. Tali affondi si confrontano con il quadro di regolazione e pianificazione dell’ambito della pianura bergamasca nel più ampio scenario territoriale che coinvolge la media pianura lombarda (interessando i territori provinciali di Bergamo, Milano, Lodi, Cremona, e Brescia). Il contesto di analisi è caratterizzato dalla presenza di un significativo sistema di reti paesaggistico-ambientali, che trova i principali istituti di tutela e valorizzazione nelle aree protette dei Parchi fluviali regionali (Adda, Serio, Oglio).
Questo ambito territoriale è al centro di pressioni e dinamiche relative agli impatti delle infrastrutture quali agenti di sviluppo territoriale, di trasformazione dei paesaggi e con funzione di volano per l’insediamento di attività economiche e servizi e per lo sviluppo dei sistemi produttivi (manifatturieri, agro-ambientali, servizi all’impresa, …). Il quadro di studio si confronta con le trasformazioni che investono un territorio in tensione tra un ruolo (ancora rilevante) dell’agricoltura e un accelerato sviluppo dei sistemi produttivi-logistici, la cui evoluzione va monitorata e guidata, alla luce delle forti esternalità sociali, economiche e ambientali conseguenti. Gli approfondimenti sono funzionali anche a riconoscere il ruolo emergente del polo di Treviglio - e delle altre polarità territoriali riconosciute nel contesto dagli strumenti della pianificazione regionale e provinciale (PTR e PTCP/PTM) - nella geografia delle funzioni di valenza territoriale (Fiere, Ospedali, Grandi Strutture di Vendita, insediamenti produttivi e della logistica, data center, …) che caratterizzano lo scenario territoriale presente e in divenire.
- Organizzazione della filiera logistica e relazione con gli attori presenti sul territorio
I temi di ricerca di interesse relativi all’organizzazione delle filiere logistiche si sviluppano attraverso l’esplorazione e la valutazione critica di un insieme di aspetti a vario livello di dettaglio, finalizzata a comprendere e ottimizzare le dinamiche strategiche e operative in relazione al territorio e agli attori coinvolti.
Un primo aspetto riguarda l’organizzazione della filiera logistica, con l’obiettivo di analizzare flussi, infrastrutture, risorse e processi gestionali per identificare i fattori critici che influenzano l’efficienza operativa e l’efficacia delle reti logistiche che si sviluppano sul (o attraversano il) territorio. Lo studio di questo aspetto si collega strettamente all’analisi delle relazioni tra gli attori, come imprese, enti pubblici, comunità e operatori logistici, per comprendere il ruolo della cooperazione e della governance territoriale nella creazione di ecosistemi logistici sostenibili (collegamento con Pianificazione territoriale e urbanistica).
Un secondo aspetto centrale riguarda l’impatto della logistica sul territorio, inteso come l’analisi degli effetti prodotti dalle attività logistiche (esternalità economiche, sociali e ambientali) con particolare attenzione a come le comunità locali percepiscono tali impatti. Qui si intersecano ricerche sulla sostenibilità, volte a individuare strategie per ridurre le emissioni di CO₂, minimizzare i consumi energetici e promuovere pratiche di economia circolare.
La dimensione tecnologica costituisce un ulteriore aspetto tematico, con lo studio delle innovazioni digitali e delle piattaforme collaborative che possono ottimizzare la gestione dei flussi logistici e migliorare la trasparenza e l’efficienza delle reti. Queste tecnologie, integrate con pratiche sostenibili, rappresentano un punto di convergenza tra l’ottimizzazione dei processi e l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale.
I diversi aspetti si intrecciano in una visione olistica della logistica come sistema complesso, in cui aspetti operativi, relazionali e territoriali interagiscono profondamente, influenzandosi a vicenda e richiedendo approcci di ricerca interdisciplinari. La sinergia tra questi aspetti e con le altre linee di ricerca è fondamentale per sviluppare modelli e approcci coerenti con il contesto e in collaborazione con il sistema socio-economico-industriale.
- Mobilità e mobilità leggera
Le tematiche di ricerca che ruotano attorno alla mobilità sono particolarmente rilevanti per il comune di Treviglio e tutta l’aera di riferimento in virtù dei profondi cambiamenti infrastrutturali che hanno mutato le esigenze di mobilità del territorio. Ne è testimone l’ampia discussione attorno alle progettualità, passate e presenti, delle nuove infrastrutture di trasporto. Una rinnovata centralità che si accompagna a nuove sfide legate al bisogno di gestire flussi di movimento più ingenti e al contempo di migliorare sostenibilità e vivibilità dei territori.
L’insediamento di attività di ricerca ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza dei flussi attuali e prospettici, di analizzare l’accessibilità dei territori, di sviluppare capacità di comprensione dei bisogni delle imprese e delle modalità di spostamento dei cittadini.
Particolare attenzione è poi posta al tema della mobilità leggera che è oggetto di interesse specifico all’interno di questa iniziativa sotto due punti di vista i) le importanti variazioni della rete di trasporto stradale e ferroviaria sono una occasione per co-progettare contestualmente la rete di mobilità leggera (la cui pianificazione è altrimenti spesso successiva e di tipo residuale per spazi e modi) nelle sue funzioni di rete bike-to work, di sistema intermodale di completamento dell’ultimo miglio dei mezzi pubblici nonché come rete a supporto della vivibilità delle comunità; ii) l’interesse tecnologico a supportare la filiera del valore della mobilità leggera attraverso la creazione di partnership con il sistema industriale e lo sviluppo di iniziative congiunte per favorire lo sviluppo delle nuove competenze richieste nel settore, la ricerca sui temi della mobilità leggera e lo sviluppo di iniziative di open innovation.