Questa sezione riguarda la riflessione teorico-metodologica per la costruzione di una cartografia he evidenzi la spazialità topologica. Mediante le potenzialità offerte dagli WebGIS, la carta è terreno sperimentale per la promozione del soggetto e del paesaggio. Si recuperano – a scale diverse, tramite l'anamorfosi, con sistemi bi- e tri-dimensionali, e linguaggi analogici e digitali – la pluralità degli attori (cartografia partecipativa, open mapping), il senso sociale dei luoghi (cartografia del paesaggio), la relazionalità territoriale (cartografia del movimento) e la valorizzazione identitaria (cartografia interattiva e multimediale).
Ricerche in corso
Progetto di ricerca VALCAMONICA - Interpretazione semiotica delle mappe rupestri e webmapping per la valorizzazione del patrimonio culturale
Responsabile: Prof. Emanuela Casti
Il progetto di ricerca ha l'obiettivo di censire, analizzare e restituire cartograficamente le mappe rupestri presenti nel sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità della Valle Camonica, al fine di promuovere una loro valorizzazione a livello nazionale e internazionale.
Nello specifico, la ricerca comporta uno studio delle incisioni rupestri di tipo cartografico presenti all'interno del sito UNESCO, realizzando un censimento, una georeferenziazione e una catalogazione, producendo una banca dati quale base per la loro mappatura e riproduzione digitale, da far confluire in un sistema georeferenziato tridimensionale, pubblicabile on line.
Il progetto prevede la collaborazione di numerosi organismi di ricerca internazionali collegati al DiathesisLab tramite reti scientifiche, partenariati inter-universitari e scambi Erasmus.
Lo studio sulla rigenerazione urbana intedne fornire supporto teorico e metodologico agli interventi di restituzione di suolo, mediante il recupero delle aree dismesse e obsolete. Le ricerche si avvalgono di strumenti comunicativi map-based (mapping 3d e sensibile) per la veicolazione dei risultati delle ricerche.
Ricerche in corso:
Ricerche concluse:
Il progetto di ricerca Urban Nexus è una delle Excellence Inititives promosse dall'Università di Bergamo per promuovere la ricerca e la collaborazione tra l'ateneo e altre università straniere di eccellenza. I partners stranieri del progetto sono l'EPFL-École Polytechnique Fédérale de Lausanne e l'Anglia Ruskin University di Cambridge.
L'obiettivo della ricerca è di analizzare, mediante un approccio critico, la mobilità degli abitanti nei contesti urbani, a partire dall'identificazione di diverse fonti di dati (statistici e non), con un'attenzione particolare ai Big Data prodotti dagli abitanti durante il loro movimento. Si tratta cioè di sfruttare le potenzialità della cosiddetta VGI (Volunteered Geographic Information), ovvero il contenuto volontario generato dall'utente mediante social media o piattaforme web collaborative, per produrre analisi inedite della mobilità degli abitanti e della percezione degli spazi attraversati nel loro movimento, per poi confrontare i risultati con i dati provenienti da altre fonti (OpenData, dati statistici, ecc.).
Sfruttando le potenzialità offerte dai Big Data e applicando gli strumenti di intelligent modelling abbinati a un approccio riflessivo e corografico al mapping, il progetto si propone di analizzare la mobilità nei territori urbani di Bergamo nella conurbazione milanese, di Losanna nell'intero contesto svizzero, e di Cambridge nella conurbazione londinese, sfruttando dati e informazioni prodotte dagli abitanti e dai city users.
Le Linee guida per il rilancio del territorio si inseriscono nelle attività di analisi ricognitiva del territorio previste dal Progetto Tavolo dell'edilizia Manifesto del rinascimento urbano promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo nell'ambito delle azioni per il rilancio del settore e la creazione di un'edilizia sostenibile e innovativa. Infatti, esse raccolgono e integrano i vari apporti dei membri del Gruppo di Lavoro Assetto del territorio, valorizzandone le singole competenze. Metodologicamente, una volta interpretati i dati relativi al patrimonio edilizio e al dissesto idrogeologico, si è proceduto a individuare l'impianto teorico basato sui più recenti studi sull'argomento e sulle indicazioni normative provenienti dagli Enti nazionali ed europei. Gli interventi di ricerca-azione sono stati esemplificati su un'area pilota della provincia, ossia l'Isola Bergamasca che costituisce un caso topico, poiché presenta tutte le manifestazioni negative sopradescritte.
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In tale contesto, si prospetta l'applicazione di vari metodi di intervento, tra loro integrati, di rigenerazione urbana e salvaguardia ambientale, in base alla presenza di tre tipologie di edifici (obsoleti, dismessi e minacciati), alla necessità di una messa in sicurezza idrogeologica e di un ripristino sia stradale, sia delle cave dismesse. Si prospetta, da un lato, la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli edifici minacciati e la programmazione di interventi preventivi di salvaguardia nel lungo periodo; dall'altro, di soddisfare le nuove esigenze abitative, agendo sugli edifici obsoleti e dismessi con interventi di rigenerazione urbana circolare e radicale o intervenendo su edifici inadeguati sotto il profilo qualitativo e energetico con azioni di manutenzione edile.
È prevista una ricerca abbinata all'azione che consenta di rendere operativi gli approcci metodologici in termini di procedura normativa, fasi tecnico-operative, stima economica e azioni partecipative.
Si prospetta una duplice temporalità, rispettivamente volta ad agire nel breve e nel lungo periodo tramite:
Va precisato, infine, che tali linee guida prevedono la partecipazione della popolazione quale dato ineludibile. Infatti, gli interventi dovranno basarsi sul coinvolgimento diretto degli abitanti in tutte le fasi di progettazione territoriale e di azione. Ormai, è chiaro che sono gli abitanti i protagonisti del processo di cambiamento, poiché possiedono ciò che oggi è definito il capitale spaziale, ossia l'insieme di competenze, saperi, conoscenze e affezioni ai luoghi che deve essere mobilitato e inglobato nella progettazione territoriale. La loro capacità di auto-organizzazione richiama quegli aspetti locali e identitari che, innervando il territorio, sono imprescindibili per attivare un processo di rigenerazione sostenibile.
Una proposta, dunque, basata su plurimi metodi d'intervento, rivolti sia al ripristino idrogeologico, sia alla rigenerazione urbana, che non solo potrebbe migliorare l'assetto del territorio, ma qualificare il paesaggio e la vita dei suoi abitanti creando il solco per un rinascimento urbano di Bergamo e della sua Provincia.
A partire dalla costruzione del nuovo Palaghiaccio nell'area ex-GRES di via San Bernardino a Bergamo ad opera della Fondazione Italcementi, il DiathesisLab ha realizzato, in collaborazione con Mario Cucinella Architects, un Master Plan volto a rilanciare le periferie sud-occidentali della città, promuovendo un processo di rigenerazione integrata dell?intero sistema urbano.
Più precisamente, nel corso della 1° fase, rivolta ad individuare il Concept generale del Master Plan, il DiathesisLab ha svolto:
1° Fase
Il progetto, pensato a scala nazionale, ha finora realizzato la 1° fase dedicata alla Lombardia , creando una banca dati sulla localizzazione, quantità e qualità delle aree dismesse e degli edifici obsoleti.
Questa 1° fase ha inoltre permesso di enucleare un metodo (RIFO) basato su:
2° Fase
La 2° fase ha l'obiettivo di dinamizzare l'analisi territoriale in Lombardia, indagando l'applicabilità del metodo RIFO.
Il tema concerne l'analisi geografica e la rappresentazione cartografica della mobilità in tutte le sue forme, dalle migrazioni alle diaspore, al turismo. È stato indagato il sistema migratorio bergamasco (immigrazione africana, diaspora cinese, emigrazione bergamasca) ed è in corso di studio la mobilità low cost nella progettazione di nuove forme turistiche reticolari. I risultati, resi mediante una cartografia bi- e tri-dimensionale, sono pubblicati nella collana del Laboratorio "Atlante".
Ricerche in corso:
Il progetto Centralità dei territori è promosso dall'Università di Bergamo per lo sviluppo di un network internazionale di città simili a Bergamo. La ricerca prospetta la rigenerazione di Bergamo e del suo territorio mediante l'attivazione di un nuovo turismo s-Low (che coniuga la mobilità aerea low cost con la fruizione sostenibile del territorio). Coniugando la connettività aerea, le risorse culturali e naturali e le competenze locali si recupera la centralità dei territori quale volano cui ancorare un nuovo modello di business: un innovativo sistema socio-economico, basato sulla micro-imprenditorialità, la sostenibilità ambientale e la partecipazione dei cittadini.
La ricerca ha portato alla creazione di una metodologia comune interdisciplinare frutto delle competenze di ciascun team di ricerca coinvolto. Mediante tale metodologia, è stato possibile realizzare un sistema di mapping tridimensionale interattivo denominato "Settebellezze s-Low" volto a mostrare le risorse poco note dei territori implicati valorizzando le iniziative presenti in un'ottica di sostenibilità.
La ricerca ha previsto l'organizzazione di attività seminariali svolte tra i ricercatori presso il Laboratorio Diathesis dell'Università di Bergamo e di web-seminars a cadenza mensile, cui si aggiungono tre eventi internazionali tenutisi a Bergamo (4 marzo 2014; 10-12 ottobre 2014; 24-25 settembre 2015) e due eventi internazionali tenutisi nelle altre città del network: a Santander (17 aprile 2015) e a Charleroi (12-14 maggio 2016).
I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel volume E. Casti, F. Burini (a cura di), Centrality of territories, verso la rigenerazione di Bergamo in un network europeo, Bergamo University Press, Bergamo, 2015 , e i ricercatori stanno lavorando per la pubblicazione di altri contributi presso una rivista internazionale. Inoltre, stanno valutando la presentazione di un progetto europeo nell'ambito del programma Horizon 2020.
Infine, si è attivata una collaborazione di ricerca sulle tecnologie smart per monitorare i passeggeri mediante i social network in collaborazione con il CNR di Milano.
Oltre a organizzare uno scambio docenti in qualità di visiting professors presso il corso di laurea magistrale in Planning and Management of Tourism System del Dipartimento di Lingue, Letterature straniere e Comunicazione dell'Università di Bergamo, sono stati stilati accordi Erasmus tra le università del network e progetti di tirocinio nelle Università partners.
Infine, i ricercatori di Bergamo hanno aderito ad un progetto IFTS con la Fondazione Ikaros e l'Istituto professionale Galli sul tema del turismo s-Low dal titolo "Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio".
Ricerca / Azione
Sono stati attivati quattro progetti pilota sul territorio bergamasco per applicare operativamente al territorio il modello proposto, creando sinergie tematiche a scala internazionale. Gli ambiti su cui la ricerca si sta impegnando sono: le Orobie uno straordinario sistema montano che integra natura e cultura; i Siti Unesco come banco di prova per un turismo d'eccellenza a scala locale e internazionale; la Pianura bergamasca quale luogo strategico per attivare un ecomuseo dei castelli bergamaschi in rete con i castelli presenti nei territori del network; Bergamo con la sua eccezionale commistione di architettura di pietra e vegetale da valorizzare nella promozione di una agricoltura urbana di eccellenza.
Tali progetti prevedono l'attivazione di itinerari turistici tematici locali ed internazionali, coinvolgendo il vettore Ryanair che si è dichiarato interessato a promuovere e sostenere la ricerca.
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Ricerche concluse:
Nell'ambito della ricerca Centralità dei territori, a partire dal 2014, è stato attivato un progetto pilota che si focalizza sulla rete dei castelli della pianura bergamasca nella prospettiva di valorizzarli e promuoverne le risorse naturali e culturali s-Low in un network europeo.
Il progetto di ricerca ha un quadruplo obiettivo:
Nello specifico, si prospetta un'attività di ricerca modulare che, tramite l'analisi dei dati e l'applicazione di tecnologie map-based di ultima generazione, prevede la realizzazione di risultati e prodotti intermedi e complementari, focalizzando il territorio dell'area dei castelli della pianura bergamasca nella prospettiva di valorizzarne e promuoverne le risorse naturali e culturali s-Low e incentivarne la propensione imprenditoriale, alla duplice scala internazionale e locale.
Comunicazione cartografica e geografia del movimento
Atlanti delle migrazioni a Bergamo
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Nei documenti sottostanti i resoconti di viaggio di coloro che hanno visitato le città del network europeo. Le loro pagine sono permeate da uno spirito ironico mescolato ad osservazioni attente dei luoghi visitati. Buona lettura!
L'ambito di ricerca studia la geografia del lavoro in Italia. Analizza il territorio e il sistema formativo, sia scolastico che universitario, indagando i percorsi educativi degli studenti in tutte le loro fasi, ivi inclusa la prima esperienza nel mondo del lavoro. In quest'ambito, particolare rilevanza è data al metodo dell'alternanza scuola-lavoro che consente l'incontro tra i giovani e gli enti pubblici e privati locali e internazionali. Inoltre, si focalizza il ruolo degli hubi> dell'innovazione (Digital Innovation Hub e Competence Center), previsti dal piano nazionale Industry 4.0, quali poli propulsori di sviluppo economico.
Ricerche concluse:
Realizzazione del materiale infografico per il volume: E. Casti (a cura di), Libro Bianco per la governance. Dalla scuola all'università, Bergamo University Press, Bergamo, 2012, attraverso:
Ricerche in corso:
Partendo dalle criticità che il sistema scolastico presenta in Valle Seriana, la ricerca intende monitorare, nei 38 Comuni afferenti alla Comunità Montana, le tre principali dinamiche in atto:
Tali dinamiche, prospettate dai referenti della Comunità Montana Valle Seriana, saranno analizzate applicando una metodologia partecipativa per la raccolta dei dati sulla popolazione, sui trasporti, sulla scuola, e sul mondo del lavoro.
Le fasi della ricerca sono:
L'ambito di ricerca indaga l'organizzazione territoriale e i valori sociali delle popolazioni che vivono in prossimità delle aree protette. Si producono sistemi cartografici per la pianificazione ambientale che tengono conto dei saperi securitari delle società tradizionali.
Ricerche concluse:
Si indagano le tecniche per attuare una governance che, pur rapportandosi alla mondializzazione, sia centrata sulla dimensione comunitaria locale. Strettamente connessa al significato assunto dal concetto di cittadinanza è l'espressione di appartenenza ai territori in rete. Gli ambiti applicativi hanno riguardato la governance territoriale, la cogestione ambientale, la progettazione urbana.
Progetti:
Ricerche concluse:
Responsabili: Prof. Emanuela Casti, Prof. Federica Burini